1 Gennaio 2024                 GIORNATA MONDIALE della PACE

 

“La mia preghiera all’inizio del nuovo anno è che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana. Possano i fedeli cristiani, i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale, e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico.”

 Papa Francesco

“Le parole di Papa Francesco in chiusura del messaggio per la 57° Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il1° gennaio 2024 chiamano ciascuno di noi a far fronte alle sfide del nostro mondo con responsabilità e compassione.

 Caritas Ambrosiana ha preparato un ricco approfondimento chiamato Mese della Pace 2024, con proposte, materiali e iniziative a cui partecipare, tutte collegate al  tema della pace”.

Cliccando sul seguente link:   MESE DELLA PACE  potete accedere a tutto il materiale. 
Sulla pagina che si aprirà digitando sulla voce “Spunti informativi e Advocacy” c’è la possibilità di aderire alla campagna "Cessate il fuoco" firmando on line la petizione CESSATE IL FUOCO ORAa cui aderisce la rete Caritas

Uniamo le nostre voci a chi chiede con decisione a tutte le parti in conflitto un immediato cessate il fuoco in Terra Santa (ma anche in Ucraina e nei tanti conflitti "dimenticati"). Un invito rivolto ai leader politici, al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale dell'ONU e a tutti gli attori coinvolti.

L'obiettivo è di raggiungere 1,5 milioni di firme... o ancora di più, 2,2 milioni tante quante sono le persone che vivono nella Striscia di Gaza.

 

Buon 2024




IL TEMA

 “Stupiti dall’umanità di Gesù” La comune responsabilità per l’umano.

 

Accogliendo la sollecitazione del nostro Arcivescovo a operare per un nuovo umanesimo, facciamo nostro il suo invito:

L’umanesimo cristiano è amico del bene, di tutto il bene, del bene di tutti e con l’amore fraterno, con uno stile rispettoso e attento alle persone, con intelligenza e laboriosità sa costruire un modo di vivere che è desiderabile, una città dove è desiderabile abitare (omelia 14 marzo 2021).

Come espresso da Papa Francesco in occasione del convegno di Firenze del 2015 è possibile parlare di umanesimo solo a partire dalla centralità di Gesù, scoprendo in lui i tratti del volto autentico dell’uomo.

 

Commentando il n. 22 della costituzione conciliare Gaudium et Spes, così scrive il teologo Lucio Casula: “L’uomo è chiamato a realizzare se stesso conformandosi a Cristo. Non si tratta di fare cose straordinarie e fuori dalla portata umana, ma occorre impegnarsi nella storia con le proprie mani, con la propria mente, con la propria volontà e con il proprio cuore, cioè lavorando, pensando, agendo e amando come Cristo. Solo alla luce del mistero di Cristo e seguendo il suo esempio, infatti, si potrà realizzare ciò che è autenticamente umano e si potranno vincere le tante situazioni di povertà e di disonestà, di egoismo e odio, d’ingiustizia e violenza, di oppressione e repressione, che sono sempre un attentato all’umanità e alimentano disumanità. Cristo è il principio dell’umanità nuova, che in lui è pienamente rivelata e già perfettamente realizzata!”

 

Domenica 5 Novembre 2023, in occasione della Giornata Diocesana della Caritas Ambrosiana e Giornata Mondiale dei Poveri, all’interno dell’Eucaristia delle ore 11.00 è stato consegnato il mandato pastorale a tutti gli operatori della carità della nostra Comunità Pastorale.

Di seguito riportiamo la preghiera finale del “mandato” pastorale invitando tutti a invocarla e a farla propria:

 Signore, ti chiediamo di
rinnovare in noi ogni giorno
il desiderio di stare con te.

Vogliamo lasciarci educare dall’Eucaristia
e testimoniare, visibilmente e nelle opere,
il mistero di amore che essa esprime.

Vogliamo vivere, Signore Gesù, il tuo Vangelo di carità
nelle situazioni che ci farai sperimentare,
attenti al grido di chi soffre accanto a noi nel dolore e nella solitudine.

Rendi veri i passi della nostra comunità sulla strada della prossimità
perché sia ogni giorno segno e strumento del tuo amore gratuito,
senza incertezze o compromessi,
ricca solo della tua misericordia infinita. Amen.

 Insieme la Preghiera al Creatore

Signore e Padre dell’umanità, che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità, infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno. Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace. Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno, senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre.

Il nostro cuore si apra a tutti i popoli e le nazioni della terra, per riconoscere il bene e la bellezza che hai seminato in ciascuno di essi, per stringere legami di unità, di progetti comuni, di speranze condivise. Amen.  (da”Fratelli tutti”, Papa Francesco)


Anche voi dovete lavare i piedi
gli uni agli altri”

12 Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Capite quello che ho fatto per voi? 13 Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.”                 

 

La lavanda dei piedi di Sieger Koder

Nei piedi del povero si riflette il volto di Gesù
Evangelo secondo Giovanni cap. 13,12-15 


“Considerata la missione che la Caritas è chiamata a svolgere nella Chiesa, è importante tornare sempre a riflettere assieme sul significato della stessa parola carità. La carità non è una sterile prestazione oppure un semplice obolo da devolvere per mettere a tacere la nostra coscienza.

Quello che non dobbiamo mai dimenticare è che la carità ha la sua origine e la sua essenza in Dio stesso (cfr Gv 4,8); la carità è l’abbraccio di Dio nostro Padre ad ogni uomo, in modo particolare agli ultimi e ai sofferenti, i quali occupano nel suo cuore un posto preferenziale. Se guardassimo alla carità come a una prestazione, la Chiesa diventerebbe un’agenzia umanitaria e il servizio della carità un suo “reparto logistico”. Ma la Chiesa non è nulla di tutto questo, è qualcosa di diverso e di molto più grande: è, in Cristo, il segno e lo strumento dell’amore di Dio per l’umanità e per tutto il creato, nostra casa comune”.

Papa Francesco ai partecipanti all’incontro promosso da Caritas International – Maggio 2019


Dal convegno Caritas Ambrosiana nov. 2021

Madre Teresa di Calcutta sulla carità ci direbbe:

“Dobbiamo dare servizio immediato ed effettivo ai poveri:
dando da mangiare agli affamati, non solo cibo ma anche la Parola di Dio.

Dando da bere agli assetati: non solo di acqua, ma anche di conoscenza, di pace, di verità, di giustizia e di amore.

Vestendo gli ignudi: non solo con abiti, ma anche di dignità umana.

Dando alloggio ai senza tetto: non solo un rifugio fatto di mattoni, ma un cuore che comprende, che protegge, che ama.

Curando i malati e i moribondi: non solo il corpo, ma anche lo spirito e la mente.

A tutti coloro che soffrono offri sempre un bel sorriso; non dare loro soltanto le tue cure, ma anche il tuo cuore.

Se vogliamo che i poveri vedano Cristo in noi, dobbiamo prima noi vedere Cristo in loro”.

 

 Madre Teresa di Calcutta


Se dovessi scegliere una reliquia della Tua Passione, prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca. Girare il mondo con quel recipiente e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio e curvarmi fino a terra, non alzando mai lo sguardo oltre il polpaccio per non distinguere i nemici dagli amici, e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato, del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego più.
In silenzio, perché tutti capiscano il tuo amore nel mio.

Madeleine Delbrêl


Quale il mio dono e il mio augurio a voi, che come chiamata, continuate a camminare sulle strade e desiderate servire come Gesù ha servito?

Non togliete mai l’asciugamano, lasciatelo bagnato e sporco sempre su di voi e ogni sera guardate l’acqua del vostro catino: vi auguro che sia sporca e lercia!

Madre Cristiana Dobner - Priora Monastero delle Carmelitane Scalze di Concenedo

 

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