VI Domenica di Pasqua
Paolo, in piedi sui gradini, fece cenno con la mano al popolo; si fece un grande silenzio ed egli si rivolse loro ad alta voce in lingua ebraica, dicendo: «Fratelli e padri, ascoltate ora la mia difesa davanti a voi». Quando sentirono che parlava loro in lingua ebraica, fecero ancora più silenzio. Ed egli continuò: «Io sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato alla scuola di Gamaliele nell’osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi». (At 21, 40b – 22, 3)
Paolo racconta l’intera sua storia, attraverso tutte le sue tappe, fino alla conversione e oltre, per testimoniare di quanto il Signore ha operato nella sua vita. Il bilancio della sua esistenza è l’occasione perché anche altri riconoscano la traccia del Signore all’opera e possano per suo tramite vivere un rapporto personale con Gesù.
Oggi può essere l’occasione per fare il punto sulla propria storia, verificando come ogni sua tappa manifesti l’opera del Signore e sia il momento, per sé e per altri, per rinsaldare il legame con lui.
Preghiamo
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
dal Salmo 66 (67)