Lo racconteremo ai nostri figli
VII Domenica dopo Pentecoste
Quando tutta la gente ebbe finito di attraversare il Giordano, il Signore disse a Giosuè: «Sceglietevi tra il popolo dodici uomini, un uomo per ciascuna tribù, e comandate loro di prendere dodici pietre da qui, in mezzo al Giordano, dal luogo dove stanno immobili i piedi dei sacerdoti, di trasportarle e di deporle dove questa notte pernotterete». (Gs 4,1-3) Il passaggio del Giordano non è un evento come gli altri, ma l’attestazione del fatto che il Signore accompagna il suo popolo. Per questo è bene farne memoria con un monumento. Le dodici pietre poste nel luogo del passaggio del fiume stanno a rappresentare ogni tribù, rimangono per ricordare a tutti che il Signore non ha escluso nessuno dall’alleanza con lui, ma l’intero popolo ha goduto dei suoi doni prodigiosi. La presenza delle pietre riunite insieme diventa anche un monito: come è possibile pensare che il Signore prediliga alcuni a scapito di altri se il dono da lui fatto ha raggiunto tutti? Preghiamo Ciò che abbiamo udito e conosciuto Dal Salmo 77 (78) |
PUBBLICATO DOMENICA 16 luglio 2023
Mostraci la tua gloria
VI Domenica dopo Pentecoste
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità». Il Signore disse: «Ecco, io stabilisco un’alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessuna terra e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l’opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te». (Es 34,9-10) Appena dopo aver consegnato a Mosè le tavole della legge il Signore ribadisce l’alleanza, annunciando che compirà meraviglie in favore del popolo di Israele. L’opera del Signore è dono totale, ma non lascia inerti gli esseri umani, la sua alleanza convoca tutti a vivere ogni giorno fedeli alla Legge. La preghiera di Mosè, infatti, termina chiedendo «fa’ di noi la tua eredità»: di generazione in generazione il popolo di Israele sarà legato al Signore. Preghiamo Ricordo i prodigi del Signore, Dal Salmo 76 (77) |
PUBBLICATO DOMENICA 9 luglio 2023
Cercate sempre il Suo volto
V Domenica dopo Pentecoste
Il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». (Gen 11,1-3) La storia di Abramo, che dà inizio all’alleanza del Signore con il popolo di Israele, può essere considerata come quella di ogni essere umano e di ogni comunità: ci sono momenti fondamentali nei quali il rapporto tra il passato e il futuro è sproporzionato. Preghiamo È lui il Signore, nostro Dio: Dal Salmo 104 (105) |
PUBBLICATO DOMENICA 2 luglio 2023
Il Signore è il rifugio del giusto
IV Domenica dopo PentecosteIl Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: «Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti». Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore. (Gen 6,5-8) In poche righe, la Scrittura definisce il volto del Signore: di primo acchito, seguendo la narrazione, parrebbe che il Signore possa realmente voler distruggere il genere umano. In fondo, però, quella è l’immagine che spesso donne e uomini si fanno di Dio, riducendolo ai loro criteri di giudizio, a unità di misura predefinite, a una forma di giustizia proporzionale. Invece, Dio sorprende, perchè è più grande di ogni attesa: certo il male commesso è ingente e la volontà di eliminarlo deve essere ugualmente radicale. Ciò non significa però che il Signore voglia prendere le distanze dalle sue creature: grazie a Mosè e alla sua discendenza nulla andrà perduto. Preghiamo Ecco, hanno tremato di spavento, dal Salmo 13 (14) |
PUBBLICATO DOMENICA 25 giugno 2023
Tu rinnovi la faccia della terra
III Domenica dopo PentecosteIl Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire». La reazione comune nei confronti di un divieto è quella di percepire una diminuzione ingiusta della propria libertà. La sapienza biblica riconosce al contrario che sin dall’origine la volontà di Dio nei confronti degli esseri umani è ben differente: egli offre la possibilità di una vita piena, che non venga ridotta dall’esperienza del male. Preghiamo Tutti da te aspettano Dal Salmo 103 (104) |
PUBBLICATO DOMENICA 18 giugno 2023
Benedici il Signore, anima mia
II Domenica dopo PentecosteLi rivestì di una forza pari alla sua e a sua immagine li formò. In ogni vivente infuse il timore dell’uomo, perché dominasse sulle bestie e sugli uccelli. Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro per pensare. Li riempì di scienza e d’intelligenza e mostrò loro sia il bene che il male. Pose il timore di sé nei loro cuori, per mostrare loro la grandezza delle sue opere, e permise loro di gloriarsi nei secoli delle sue meraviglie. Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. (Sir 17,3-4.6-10) In questo brano per affermare la grandezza degli esseri umani si descrive quella di Dio e viceversa: nel progetto del Signore l’essere umano è una creatura che trova gioia nella misura in cui riconosce il suo legame con il Signore. Riconoscere i propri limiti, comprendere la differenza rispetto a Dio non è motivo di tristezza, né è segno di una mancanza. Al contrario, scoprire la gloria del Signore corrisponde a scoprire che essa è destinata a farsi dono per gli umani. Ciascuno ha gli strumenti per scoprirlo, per renderne grazie e farne tesoro. Preghiamo Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Dal Salmo 103 (104) |
PUBBLICATO DOMENICA 11 giugno 2023