II Domenica di Pasqua
Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati». (At 4, 8-12)
Lo Spirito Santo si esprime grazie a Pietro, manifestando la realtà di Gesù attraverso la bella immagine della pietra scartata che invece serve per sorreggere l’intero edificio. La stabilità proposta non è altro che la salvezza, offerta a ogni persona, realizzata per quell’uomo che ha beneficiato del miracolo nel fatto di potersi reggere in piedi. Gesù, scartato fino a essere crocifisso, è fondamento della vita di tutti, possibilità perché ciascuno viva come lui l’esperienza del risorto.
Nella seconda domenica di Pasqua poter ancora ribadire che quel fondamento è ciò che sorregge la propria vita è un’ulteriore occasione per lasciare che la propria vita si trasformi, a partire dalla forza della vita che ha sempre occasione di iniziare.
Preghiamo
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
dal Salmo 117 (118)